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Stamattina ai microfoni di Radio Base, ed in particolare a Casa Base, è intervenuta Marina Conte, madre di Marco Vannini, ucciso a 20 anni nel maggio 2015.

La signora chiede giustizia, ma dopo la sentenza che ha condannato Antonio Ciontoli a 5 anni per omicidio colposo e confermato le condanne a 3 anni per gli altri protagonisti di questa brutta storia, si dice disperata e dopo tutto questo tempo non riesci a darsi una spiegazione di quanto accaduto.

Dei testimoni, sentiti anche dalla trasmissione “Le Iene”, è stato sentito solo uno dei vicini mentre gli altri sono stati ignorati:

“Non so per quale motivo non siano stati sentiti, non so per quale motivo è stato creduto solo a quello che ha detto Ciontoli, non so perché la casa non sia stata sequestrata e non so tanti altri perché.”

Tanti i punti oscuri nella vicenda, come gli audio che non sono stati presi nella dovuta considerazione. Oltre alla giustizia questa vicenda chiede verità anche perché Marco, con soccorsi tempestivi, si sarebbe salvato.

La madre di Marco è stata chiamata solo quando il figlio era al pronto soccorso, oramai in fin di vita.

Nessun rapporto successivo neanche con l’ex fidanzata Martina, che come detto da Marina, ad un certo punto fa credere che Marco non sia mai esistito nella sua vita. Lei, che fra le altre cose, avrebbe assistito a tutto.

“Oltre al coraggio manca la dignità della verità.”

L’unico lato positivo di questa vicenda è la vicinanza che la signora Conte avverte intorno a lei, tramite chi la conosce e tramite il web, soprattutto grazie alla pagina Facebook “Marco Vannini Giustizia e Verità”.

Speriamo che sia fatta finalmente giustizia per Marco, e per tutte le persone che attendono ancora la verità.

Di seguito il file audio con l’intervista fatta da Pio Russo a Marina Conte:

https://soundcloud.com/radio-base-22065686/intervista-a-marina-conte

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