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Quando tagli un traguardo importante, come quello dei primi venticinque anni di carriera, devi scegliere il modo migliore per celebrarlo. I Negrita hanno deciso di iniziare i festeggiamenti sul palco dell’Ariston partecipando al Festival di Sanremo con il brano I ragazzi stanno bene e lanciando, durante la stessa settimana, il loro secondo Best of  “I ragazzi stanno bene 1994-2019”. Si tratta di due cd contenenti trentadue tra i loro più grandi successi, più tre inediti (tra questi il brano sanremese). Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Paolo “Pau” Bruni, lo storico frontman della band.

Per prima cosa gli abbiamo chiesto nel 1994, quando hanno iniziato a suonare come Negrita (la prima formazione portava il nome di Gli Inudibili) quale fosse l’obiettivo che avevano deciso di perseguire e se, a distanza di venticinque anni, si ritengono soddisfatti:

L’obiettivo venticinque anni fa era riuscire a far diventare questo lavoro il lavoro della vita… e ci siamo riusciti.

Quando si possiede una discografia come quella dei Negrita risulta difficile immaginare il criterio che possa essere utilizzato per scegliere i brani che faranno parte di una raccolta di successi. In tutta sincerità, Pau ci racconta com’è nato il loro ultimo ‘Best of’ e in che modo se ne sia ‘lavato le mani’:

Bisogna capire cosa ti ha rappresentato negli anni e cosa puoi presentare al pubblico oggi. Personalmente me ne sono lavato le mani e ho lasciato fare a ‘Mac’ che è molto più bravo di me.

 

 

Trattandosi di una band che si è formata durante la prima metà degli anni ’90, non si può non cogliere l’occasione per lasciarsi andare ai ricordi di quello splendido decennio:

I nostri anni ’90 erano gli anni in cui i gruppi locali cominciavano ad affacciarsi all’Italia tutta. Le major iniziavano ad aprire le porte anche a realtà di questo tipo. Forse dovuto al fatto che negli anni ’80 e nei primi anni ’90 erano venuti fuori artisti come i Litfiba e Ligabue, per cui, molte band della mia generazione hanno iniziato a farsi sentire.

E’ quasi d’obbligo, poi, trasportare nuovamente Pau sul palco dell’Ariston. I Negrita hanno partecipato, infatti, all’ultima edizione del Festival di Sanremo presentata da Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio:

Non siamo andati al Festival per concorrere per il podio. Abbiamo accettato per festeggiare i nostri venticinque anni di carriera. Ci siamo detti che bisognava mettersi sotto i riflettori il più possibile. Non siamo artisti emergenti, non potevamo certo andare a X Factor.

 

 

Arriviamo, così, a parlare del loro tour che partirà il 10 maggio da Assisi e terminerà il 9 agosto a Noto. Il tour sarà diviso in tre parti, ci racconta Pau, ma decide di non svelare tutto. Ciò che è certo, però, è che i Negrita saranno in concerto anche a Napoli. L’appuntamento è per il 23 maggio al Teatro Augusteo:

Siamo stati al Teatro Augusteo sei anni fa e fu una splendida serata. Napoli e la Campania hanno una corsia preferenziale nel nostro cuore […] Durante il tour daremo l’anima dei pezzi in pasto alle platee e alle gallerie.

Clicca qui per riascoltare l’intervista realizzata da Stefy ai Negrita, durante l’appuntamento con Civico 15 dell’11 marzo:

 

 

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